as to the noblility of it, Dante, a member himself of the late mediaeval Florentine aristocratic jeunesse dorée, wrote:
Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io
Fossimo presi per incantamento,
E messi in un vasel ch'ad ogni vento
Per mare andasse al voler vostro e mio, Sì che fortuna od altro tempo rio
Non ci potesse dare impedimento,
Anzi, vivendo sempre in un talento,
Di stare insieme crescesse 'l disio.
E monna Vanna e monna Lagia poi
Con quella ch'è sul numer de le trenta
Con noi ponesse il buono incantatore:
E quivi ragionar sempre d'amore,
E ciascuna di lor fosse contenta,
Sì come i' credo che saremmo noi.
ulisse
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